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Poker Generation presentato in conferenza stampa a Roma

10/04/2012 | News |
Poker Generation presentato in conferenza stampa a Roma

Vero e proprio fenomeno del momento, presente praticamente su ogni media, nei discorsi al bar così come in politica, oggi il poker appassiona 4 milioni di italiani. Quando a cavallo degli anni 2000 muta la normativa dei Monopoli di Stato un imprenditore siciliano, Fabrizio Crimi, partner esclusivo del Gruppo Gaming VC, società operante in Europa e quotata alla Borsa dei Valori di Londra, intuisce presto le grandi opportunità che gli si aprono e le potenzialità del mercato, rilevando nel Settembre del 2009 il marchio Betpro.it dallo stesso gruppo.
Unendo il mondo del poker a quello dell’intrattenimento in soli due anni l’imprenditore messinese riuscirà a posizionare il brand acquisito tra i primi sette operatori in Italia, un mercato altamente competitivo che vede la presenza di oltre 200 operatori.
Col dichiarato obiettivo di far conoscere il mondo del poker al grande pubblico, esorcizzando il luogo comune del poker, differenziandolo da quella forma di gioco non autorizzato e contrastato dalle autorità, sdoganando quella che è una vera e propria disciplina sportiva che richiede studio, impegno e dedizione, nel 2011 decide, insieme a Tiziano Cavaliere, di produrre Poker Generation.
Costato 2 milioni di euro e previsto in uscita per il 13 Aprile con un numero di copie che si aggirano tra le ottanta e le cento, con l’ambizioso progetto di esportarlo all’estero, Poker Generation è la storia di due fratelli l’uno l’opposto dell’altro. Il più grande, Tony (Andrea Montovoli) è un appassionato del Padrino e di Tony Montana,  ed insieme al fratello Filo (Piero Cardano), piccolo genio dal carattere introverso, sogna di diventare un giocatore di poker professionista. La malattia della sorellina Maria (Naomi Assenza) e le ristrettezze economiche li convinceranno a spostarsi alla volta di Milano per tentare la fortuna, essere introdotti nei grandi circoli e finalmente conoscere i grandi giocatori.
Presentato alla Casa del Cinema di Roma, Crimi ne ha voluto spiegare la genesi, il film nasce “non solo dal fenomeno sociale che si è creato attorno al Texas Holdem, ma soprattutto dalla necessità di dar voce a questo esercito di veri e propri fedeli che, nonostante gli sforzi non riuscivano a spiegare il perché di tanta passione attorno al poker. Si tratta di una passione sana, in passato quello del poker era visto come un fenomeno illegale, il luogo comune era il tavolo di qualche circolo nascosto in cui si giocavano tanti soldi. Ora parliamo di un fenomeno di massa, per giunta legale, grazie all’intervento di regolamentazione statale. Il Texas Holdem si distingue nettamente dal poker tradizionale che non ha mai avuto la variabile sportiva, dove chiunque può avere una chance anche con pochi euro. E’ questa la novità che non mette a repentaglio i bilanci delle famiglie come il vecchio poker a cinque carte. Il Texas Holdem, per assurdo, è molto meno rischioso di altre forme di gioco come i gratta e vinci, e se lo si vuole paragonare ad un vizio, viene certamente superato da alcol e fumo”.
Firma la regia Gianluca Mingotto: “Il poker è una metafora della vita e nel film ho voluto dare questo taglio. Si tratta di un progetto durato quasi un anno e mezzo e in cui le riprese sono andate avanti per undici settimane. Ho parlato con molti professionisti, avvicinandomi anche con qualche pregiudizio, prima di scoprire che si tratta di uno sport e che come tale ha bisogno di studio e allenamento, la fortuna conta solo fino ad un certo punto. La storia ha molti punti di contatto con la vita di Filippo Candio, primo giocatore italiano ad essersi qualificato per il tavolo finale del Main Event del WSOP, ma non ho avuto altra ispirazione, la storia è stata scritta a tavolino e, seppure il lavoro sia stato duro, il prodotto è andato via via perfezionandosi e ad oggi sono soddisfatto di quello che abbiamo realizzato”.
Nel cast presenti anche Claudio Castrogiovanni, Francesca Fioretti, Emanuela Rossi, Emanuela Postacchini e la partecipazione straordinaria di Lina Sastri e Francesco Pannofino.

Daniele Finocchi

 


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